Da quel giorno, questa danza, questo arte di vita continua a crescere in me, facendomi venire la voglia di dedicarmi ad essa il più possibile, di penetrare questo incredibile universo in tutto ciò che offre di piú contraddittorio: la caducità dei suoi momenti combinata alla reminiscenza della sua memoria. La sua potente sottigliezza. La sua realtà onirica.

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Viaggio dall'autunno 2017, portato dalla magia degli abbracci, l'intensità della vita che si esprime nel tango. Il campo dei miei ricordi si espande, i miei sentimenti si intensificano e si arricchiscono, i miei sensi sono mossi da tutto ciò che i miei occhi possono vedere, ammirare, farmi percepire. Mi sento in osmosi con questo mondo.

 

Quasi naturalmente, comincio a immortalare le milonghe, gli eventi locali, entrando letteralmente nel giro dei ballerini, portando un particolare punto di vista immersivo, un movimento inclusivo complice, una vicinanza diversa. Questo amore per l'immagine, per l'evocazione esistenziale oltre che artistica del tango dirige anche lo sguardo della mia macchina fotografica verso coloro che ci fanno sognare, insegnanti e maestri.

 

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